Se la vita cambia in un attimo

“4013 metri”, si intitola così il romanzo di Cristian Garavelli che entra a far parte della famiglia Placebook publishing & Writer Agency. Garavelli ha voluto narrare la sua storia, un evento in particolare che gli ha cambiato la vita e la visione stessa del vivere. La sua speranza è che questo libro possa essere d’aiuto a molti, ma soprattutto a coloro che trascorrono le proprie giornate senza viverle veramente, in totale inconsapevolezza. Del resto lo scrittore ha diversi interessi che vanno dalla psicologia allo sciamanesimo passando attraverso la medicina Ayurvedica. E la sua ricerca vorrebbe approdare ad un nuovo mezzo di cura per le persone, olistico e non invasivo. Lo abbiamo intervistato per I lettori di Kukaos.

Perchè hai deciso di scrivere questa storia?

Ho deciso di scrivere questo libro per arrivare a piu cuori possibili, per far passare il concetto che la vita può sorprenderci in un qualsiasi giorno, per caso, quando meno ce lo aspettiamo, senza dare preavvisi o segnali. Ogni ora può essere quella giusta, per vivere ciò che ci cambierà la vita per sempre.

Spero che con il mio racconto si possa muovere qualcosa anche dentro il lettore e che possa cambiare le cattive abitudini senza arrivare a vivere ciò che ho vissuto io, e con un passo alla volta andare verso la propria rinascita.

E come hai scelto il titolo?

Devo dire che avevo alcune idee per il titolo, “la mia vita appesa a un filo” era la prima idea poi ho pensato che quella era solo una parte della storia e guardando il quadro completo ho pensatodi unire quello che mi era successo in parete a ciò che aveva scaturito dopo, quindi “4013 metri” si riferisce all’altezza del Dente del Gigante, la montagna dal quale sono caduto e “per rinascere” si riferisce a tutto ciò che è avvenuto dopo.

Raccontaci qualcosa di te, chi è Cristian Garavelli

Pensavo di essere un super eroe con dei super poteri che potesse volare da 40 metri… ma a parte gli scherzi, sono un ragazzo molto fortunato, che ha avuto una seconda vita per rendersi conto di averne una, ricca di tanti doni e cose meravigliose, come la mia famiglia. Ho tante passioni, tra cui lo sport e la psicologia e tutto ciò che riguarda il mondo olistico e nella vita non voglio più perdere un secondo del mio tempo per cose che non sono importanti e hanno un valore per me.

Quanto è importante per te lo sport?

Per me lo sport è la benzina per stare bene, è ciò che mi permette di avere un equilibrio fisico e psichico, è la mia valvola di sfogo da svariati anni della mia vita, sin da quando ero piccolo. È ciò che mi ha sempre permesso di reagire bene ad ogni incidente di percorso, in maniera particolare a quest’ultimo e che mi ha sempre permesso di riprendermi più velocemente delle previsioni mediche.

E la montagna?

La montagna è stata per me la mia più grande Maestra, grazie ad essa ho capito davvero l’importanza della vita e delle cose davvero importanti, è stata per me all’inizio una grande passione e una fonte di condivisione con i miei amici, fino a diventare purtroppo ossessione e pura competizione. La cosa che più mi dispiace è che ho fatto davvero tante ascese belle godendomele poco, perché non ne traevo più la magia e la bellezza ma mi concentravo solo a condividere i miei traguardi sui social.

Cosa significa sfidare la montagna per te?

Sfidare la montagna per me era diventata routine, in quanto anzichè focalizzarmi sul godermi il momento presente ero finito per conquistare più vette possibili, facendomi vedere figo dagli altri, concentrandomi sul salire in tempi brevissimi per apparire migliore di altri piuttosto che godermi ogni passo, dando priorità a vette più difficili e “alla moda” piuttosto che a qualcosa che davvero avrei scelto di fare io con il cuore.

Tu ti occupi di psicologia e altre discipline olistiche, come concilli queste passioni con quella sportiva?

Mi riesce molto bene conciliare la psicologia e le mie passioni olistiche allo sport, in quanto è grazie alla mindfulness che dopo l’incidente ho iniziato a vivermi lo sport in maniera completamente consapevole, rendendo l’allenamento produttivo al 100% attraverso la concentrazione e la presenza mentale su ciò che faccio, mettendo in pratica la respirazione ad ogni gesto e la meditazione alla fine di ogni allenamento. Inoltre è grazie all’alimentazione ayurvedica che le mie prestazioni fisiche sono migliorate come non mai e tutta la parte olistica come massaggi, riflessologia e trattamenti sciamanici mi consentono di prevenire e trattare traumi fisici e psicologici, facendomi sentire sempre in forma.

E’ la tua prima esperienza editoriale, ce la racconti?

L’idea di scrivere il mio libro è nata quasi per caso, quando mia moglie mi ha detto che scrivere e raccontare del mio incidente sarebbe stato terapeutico per il trauma psicologico che aveva creato e alla fine si è trasformata in un’idea tangibile quando ho iniziato a sentirmi meglio attraverso tutte le cose che stavo mettendo in pratica e ho iniziato a contattare delle case editrici che si dimostravano molto interessate alla mia storia, in quanto davvero avrebbe potuto fare la differenza per tante persone. È stato emozionante il momento in cui, la mia casa editrice ha iniziato a prendere in mano davvero il mio racconto e mi ha proposto un vero e proprio contratto perché mai nella mia vita avrei pensato di scrivere un libro e il giorno che mi è arrivato a casa, vedendo la mia faccia e il mio nome su quella copertina che abbiamo studiato insieme per giorni, penso di aver pianto per ore.

Progetti futuri?

Il mio progetto futuro ora, oltre che prendermi cura della mia famiglia ed essere un marito e un padre presente per mio figlio è quello di crescere e formarmi sempre di più, facendo corsi di formazione riguardo tutte le tematiche che mi interessano e mettendo in pratica le mie conoscenze, aiutando le persone a sentirsi meglio attraverso i vari trattamenti di cui mi occupo e organizzando serate formative in più centri possibili, divulgando ciò che ho studiato, per fare la differenza.

E sogni nel cassetto?

Il mio più grande sogno nel cassetto è un giorno, aprirmi un associazione olistica tutta mia, insieme a mia moglie, in cui mettere in pratica tutto ciò che stiamo studiando, praticando la minfulness, trattamenti sciamanici, yoga, naturopatia ayurvedica e tutto ciò che riguarda la cura delle persone, unendo i trattamenti sciamanici alla mindfulness dando vita a un nuovo strumento curativo per le persone.

Bianca Folino