Usa: recuperati velivoli di origine Extraterrestre?

In data 06 giugno 2023 un ex funzionario dei servizi segreti, David Charles Grusch – ex ufficiale decorato in Afghanistan – ha fornito al Congresso degli USA delle informazioni altamente classificate relative al fatto che alcune Agenzie dei Servizi Segreti Statunitensi sarebbero in possesso di veicoli di origine non umana sia intatti sia parzialmente intatti.

All’inizio la notizia che ha avuto ampio risalto negli USA, è passata piuttosto in sordina fra i media italiani: infatti solo un paio di testate on-line hanno ripreso la notizia, limitandosi ad una sommaria traduzione degli articoli originali senza peraltro sbilanciarsi in commenti o eventuali approfondimenti.

Successivamente però considerando che le dichiarazioni di Grusch hanno iniziato a fare il giro del web, si è visto un notevole incremento nei media italiani nel riprendere via via le novità che quotidianamente pervenivano da oltre oceano.

David Grusch

Sostanzialmente l’ex ufficiale dei Servizi affermava che “tale informazione è stata illegalmente nascosta ai legislatori che recentemente avevano tenuto delle udienze sull’attività UFO.”

Inoltre Grusch ha detto che i” recuperi di frammenti parziali fino a veicoli intatti sono stati effettuati per decenni fino ad oggi dal governo, dai suoi alleati e dagli appaltatori della difesa. Le analisi hanno determinato che gli oggetti recuperati sono “di origine esotica (intelligenza non umana, sia extraterrestre che di origine sconosciuta) sulla base delle morfologie dei veicoli e dei test di scienza dei materiali e del possesso di disposizioni atomiche uniche e firme radiologiche”.

Tali affermazioni potrebbero apparire ai piĂą una sorta di “boutade” messa in atto per denigrare o depistare la questione degli UFO/UAP; ma se andiamo ad analizzare con serenitĂ  tali affermazioni considerando anche la tempistica con cui sono emerse, possiamo tranquillamente affermare che nulla accade per caso! Esse infatti fanno seguito poche ore dopo al comunicato ufficiale della Nasa, o meglio del team della Nasa che studia gli UAP, del 03 giugno 2023. In quest’ultimo caso le notizie diramate avevano ben poco di positivo in quanto vi si affermava che i dati a disposizione sono inaccurati e i membri del team vengono “molestati online.” Infatti Daniel Evans, Assistant Deputy Associate Administrator for Research [Vice Amministratore Associato per la Ricerca] presso lo Science Mission Directorate [Direzione Scientifica della NASA], ha espresso il suo disappunto “per il fatto che diversi membri dello studio sono stati oggetto di abusi online a causa della loro decisione di partecipare a questo gruppo”. Parlando dopo Evans, anche la Associate Administrator [Amministratrice Associata della NASA] Nikola Fox ha affrontato il tema delle molestie subite da diversi membri del team di studio indipendente della NASA. “La NASA sostiene tutti i relatori”, ha detto la Fox, “e non tolleriamo abusi. Le molestie portano solo a un’ulteriore stigmatizzazione del settore UAP”. E guarda caso pochi giorni dopo David Charles Grusch se ne esce con le sue dichiarazioni: forse un modo per “riparare” i torti subiti? Una sorta di vendetta ad opera di qualche istituzione o Servizio che non concorda con il tentativo di boicottare la ricerca del team della NASA?

E come non bastasse anche Garry Nolan professore di medicina all’Università di Stranford, al Salt iConnection Forum di New York, ha affermato senza mezzi termini che “gli alieni non solo hanno fatto già visita al Pianeta Terra, ma sarebbero qui tra noi già da migliaia di anni.

Gary Nolan

Per chi non lo conoscesse, si ricorda che il professore di Stanford, ha collaborato per numerosi anni con la Cia e i servizi di sicurezza Usa. E guarda caso pure la nostra Aeronautica Militare ha pubblicato il 10 di giugno sulla pagina dedicata agli avvistamenti OVNI (https://www.aeronautica.difesa.it/wp-content/uploads/2023/05/allegato_OVNI_202301.pdf) il primo del 2023: sarebbe avvenuto a Pesaro a febbraio di quest’anno.

Tutte casualitĂ ? O forse la volontĂ  di dichiarare finalmente qualche cosa di interessante?

Tornando a Grusch egli ha rilanciato, affermando di aver subito ritorsioni dal Pentagono quando a luglio del 2022 ha consegnato la documentazione riservata sul ritrovamento dell’astronave aliena sia al Congresso che all’ispettore generale della comunitĂ  di intelligence. Secondo La Voce di NewYork (https://lavocedinewyork.com/news/2023/06/08/al-congresso-americano-si-parla-di-ufo-dopo-alcune-clamorose-dichiarazioni/) all’epoca, l’ispettore generale ha definito la denuncia “urgente e credibile” e Grusch avrebbe fornito prove di tale programma all’Ufficio dell’ispettore generale per la comunitĂ  dell’Intelligence del Congresso. Tutti questi rumors, hanno obbligato il Centro Ufologico Nazionale a emettere un comunicato stampa congiunto col Cifas a firma dei relativi Presidenti (Dottor Roberto Pinotti per il Cun e Vladimiro Bibolotti per il CIFAS – leggibile e scaricabile nel sito nazionale del Cun all’indirizzo https://www.centroufologiconazionale.net/comunicatistampa/ComunicatoStampa7.6.2023.pdf) in cui viene espressa la soddisfazione per questi importanti sviluppi e del graduale processo di ’disclosure’ in corso negli Stati Uniti, teso a portare alla luce del sole la concreta realtĂ  del fenomeno UFO/UAP in tutti i suoi aspetti.

David Grusch avrebbe anche confermato che al Pentagono sarebbe ben nota la questione degli “UFO Files Fascisti”, considerato de facto il primo recupero UFO della storia e tra le altre cose avvenuto nel nord Italia nel 1933. Per chi non conoscesse la questione degli Ufo files di Mussolini, rimandiamo al sito del Cun (www.centroufologiconazionale.net) e ai libri scritti a quattro mani da Roberto Pinotti e Alfredo Lissoni – “Luci nel cielo: Vnc, gli Ufo del ventennio” e “Gli X-files del nazifascismo- Mussolini e gli Ufo” – in cui viene ampiamente approfondita la questione. La vicenda inizia nel 1996 quando il Cun, nella persona di Roberto Pinotti, riceve anonimamente alcuni incartamenti originali d’epoca fascista in cui venivano riportati alcuni avvistamenti di “aeromobili non convenzionali” – come venivano definiti gli Ufo all’epoca, visto che tale sigla non era ancora stata coniata- avvenuti in Italia durante il Regime di Mussolini. Da tener presente che altri documenti inviati al Resto del Carlino non erano stati presi in considerazione dalla redazione ritenendoli sostanzialmente una bufala di pessimo gusto. Il Cun invece li tenne in “sordina” per tutto il tempo necessario a svolgere indagini accurate, avvenute con l’avallo e sotto l’attenta visione di un notaio di Como, il Dottor Garavaglia, oramai purtroppo deceduto. Le analisi compiute furono molto approfondite e per certi versi invasive, procurando in alcuni casi una parziale distruzione di alcuni documenti. Furono effettuate diverse analisi chimiche sulla carta e sull’inchiostro, molte sulla grafia ed altre innumerevoli indagini storiche vennero svolte con l’ausilio di studiosi di storia ed esperti del settore, senza contare poi il tempo trascorso dal ricercatore e giornalista nonchĂ© scrittore Alfredo Lissoni a rovistare nelle biblioteche di mezza Italia alla ricerca di notizie utili ad incrociare tutti i dati in possesso del Cun. Alla fine delle indagini l’impostazione burocratica, il lessico ed il modo di scrivere contenuti nelle missive, sono risultati essere plausibili con l’epoca dei fatti. Fra i vari documenti fatti recapitare al Cun si trovano lettere intestate del Senato del Regno ed alcuni telegrammi. Invece su una lettera inviata in fotocopia alla redazione di una rivista di settore non appartenente alle pubblicazioni del Cun era riportata una “nota personale riservatissima” dell’epoca fascista la quale conteneva una lista di nove punti con cui: si disponeva l’obbligo di avvisare il prefetto; il recupero di un “aeromobile”; si procedesse con l’arresto di tutti gli eventuali testimoni ad opera della sezione speciale RS/33 dell’Ovra (polizia segreta fascista); si impedisse la diffusione della notizia e che si avvisasse l’opinione pubblica con l’eventuale spiegazione di fenomeni di origine naturali; che venisse escluso ogni altro eventuale ente compresa la Pontificia UniversitĂ . Anche in questo caso fu però il Cun a prenderla seriamente in considerazione a differenza di quanto fatto da uno dei collaboratori della sopraindicata rivista ricevente l’incartamento. Il tutto faceva riferimento a quanto pare ad un presunto recupero di un velivolo non convenzionale avvenuto il 13 giugno 1933. Il sunto della vicenda sarebbe che nel ’33 presso La Sapienza di Roma sarebbe stata creata una sezione di studio specifica denominata Gabinetto RS/33 con a capo il nostro caro Guglielmo Marconi (il quale però non avrebbe mai preso parte in modo attivo alle riunioni) con tutta una serie di diramazioni in tutta la Penisola in stretto contatto con l’OVRA; qualcuno ha definito tale Gabinetto come l’ MJ-12 fascista, riprendendo la sigla, MJ-12 appunto, dal gruppo di studio istituito in Usa addetto allo studio e recupero di eventuali Ufo caduti al suolo. Secondo Mister X – colui che inviava i documenti al Cun – tale istituzione avrebbe raccolto dal ’33 al ’40 numerosi casi di avvistamenti definiti oggi come Ufo; con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, tutta la documentazione sarebbe stata girata agli alleati Nazisti. Ecco che allora c’è chi si chiede se la tecnologia bellica messa in campo dai Tedeschi non derivasse forse dallo studio di retro ingegneria applicato a quanto loro girato dai Fascisti. A fine guerra tutta la documentazione rimasta in Italia relativa a questo evento sarebbe stata con molta probabilitĂ  “prelevata” dai servizi segreti Usa entrati a liberare il Paese e facendo man bassa di tutto ciò che ritennero utile ai loro scopi. Ma a quanto pare una parte di essa venne salvata, magari da qualche burocrate o da qualche capo di Gabinetto o altro ente facente capo al Duce. A forza di ricevere documenti d’epoca e di fare indagini incrociate i due ricercatori Alfredo Lissoni e Roberto Pinotti, misero insieme un interessante e quanto mai suggestivo quadro di prove che portarono alla ricostruzione di un caso incredibile ma veritiero.

Ma lasciamo la curiosità di seguire e approfondire l’intera vicenda ai nostri lettori facendo una ricerca sul sito del Cun, per una vicenda che possiamo dire, azzardando, che potrebbe riscrivere una parte della storia italiana e non solo. Quindi a distanza di molti anni, anche le “gole profonde” dei Servizi Segreti USA ne avrebbero confermato l’autenticità; meglio tardi che mai!

Altre “gole profonde”, affermano che gli Usa non sono mai stati in grado di far volare i velivoli recuperati poiché non “capiscono come funzionano”. A questo punto c’è da chiedersi quanto di vero possa esserci in queste affermazioni e perché stanno uscendo con questo effetto a cascata; prestiamo attenzione e rimaniamo con le antenne ben tese!

A quanto pare in ambito ufologico qualche cosa si sta muovendo e noi rimaniamo al varco in attesa di capire se siamo finalmente dinnanzi ad un possibile disclosure…

Mirko Pellegrin

Coordinatore Cun TriVeneto

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