Contatto alieno: realtà o inganno terrestre?

E’ il coordinatore del Cun (Centro Ufologico nazionale) Triveneto e si occupa di ufologia da oltre 25 anni. E’ Mirko Pellegrin, classe 1975 che è entrato a far parte della famiglia PlaceBook Publishing & Writer Agency con il suo libro “Contatto alieno: realtà o inganno terrestre?”. I lettori di Kukaos lo hanno conosciuto proprio su queste pagine, per i suoi articoli a tema ufologico. Del resto è un articolista, pubblicista e un divulgatore scientifico che vive e lavora in provincia di Vicenza. Vi proponiamo la sua intervista.

Perché hai voluto scrivere questo libro?

Il libro precedente dal titolo “Ufo e Alieni: la porta del Triveneto” si è concluso parlando in maniera piuttosto succinta del fenomeno chiamato contattismo in riferimento alla mia regione cioè il Veneto. Mi sembrava logicamente corretto dunque per continuità di studio, concludere il discorso approfondendo la questione della fenomenologia dei presunti contatti alieni. Ecco allora, con questo secondo libro, dal titolo “Contatto Alieno: realtà o inganno terrestre?” mi pongo una serie di quesiti circa questa controversa ma intrigante fenomenologia. Per chi non conoscesse la tematica, con il termine Contattismo ci si riferisce a tutte quelle situazioni in cui una persona afferma di essere entrata in contatto con una presunta entità di origine non terrestre. Nel libro cerco di argomentare nel modo più scientifico possibile la questione, citando anche degli studi portati avanti in vari settori: militari, neurologici, sociologici e medici. Tutti studi ed esperimenti perpetrati con lo scopo più o meno dichiarato di verificare la possibilità di controllare e manipolare la mente delle persone coinvolte sia volontariamente sia inconsapevolmente; mi chiedo quindi se il Contattismo possa essere in qualche modo figlio di questi studi oppure un aspetto genuino che coinvolge effettivamente delle entità non di questo Mondo. In ogni caso, per chi fosse interessato ad approfondire i vari aspetti, nel libro ci sono i rimandi per eventuali approfondimenti specifici.

E come hai scelto il titolo?

C’erano diversi titoli papabili ma su consiglio di una persona che ha contribuito la revisione del testo abbiamo convenuto che forse questo era il titolo più consono proprio perché focalizza l’attenzione sul Contatto alieno che risulta essere la questione principale, la domanda che in qualche modo riassume il succo dell’argomento di tutto il saggio. Già dal titolo ci stiamo chiedendo se si tratta di realtà aliena o umana: se siamo veramente in presenza di incontri fra esseri umani e alieni oppure stiamo subendo un inganno perpetrato da terrestri nei confronti di altri terrestri. Quindi ci sembrava il titolo più consono al trattato.

C’è vita aliena e se sì com’è a tuo giudizio?

Spesso e volentieri mi viene posta questa domanda nei vari convegni che teniamo in giro per il Paese: posso semplicemente affermare che tutte le ipotesi sono valide ma allo stato attuale della ricerca ufologica – e non solo – possiamo tranquillamente dire che l’essere umano non è l’unico organismo presente nell’Universo. Ci sono numerose prove e testimonianze che affermano ciò; la questione di come possa presentarsi una forma di vita aliena è piuttosto complicata da ipotizzare. Diciamo che l’essere umano per sua stessa natura focalizza la propria attenzione con il desiderio inconscio di vita extraterrestre per associazione: Nel corso della storia ci hanno inculcato l’immagine dell’alieno come un essere antropomorfo simile a noi oppure come un mostro orripilante in tutti gli aspetti più nefasti. Ragioniamo un attimo: non è detto che questi esseri possano avere un corpo proprio come lo intendiamo noi esseri umani, poiché potremmo essere di fronte semplicemente a degli esseri (o a delle entità) costituite semplicemente di sola e pura energia. Quindi un’energia priva di corpo fisico concreto e papabile, un’energia che non dà forma a queste entità. Il compianto Monsignor Padre Balducci, asseriva che fra l’essere umano – formato sostanzialmente da un corpo fisico e da uno spirito che è comunque imprigionato all’interno di questo corpo – e gli Angeli, che sono entità di puro spirito senza un corpo fisico, ecco lui affermava che nel mezzo di queste due figure potrebbe tranquillamente esistere un altro Mondo abitato da altri esseri – che possiamo tranquillamente definire alieni – fatti sì con un corpo fisico ma con uno spirito più elevato rispetto al nostro ma meno elevato rispetto agli Angeli. C’è un antico detto latino che afferma che “la Natura non fa salti! “. Possiamo anche ipotizzare che pianeti tipo Venere, Marte, Giove e quant’altro, siano effettivamente pianeti spogli, vuoti, privi di vita: ma lo sono partendo dal nostro concetto di intendere la vita. Se facciamo uno sforzo mentale e ragioniamo sul fatto che effettivamente gli esseri alieni siano fatti di puro spirito, questi pianeti potrebbero quindi brulicare di vita. Come? Nel caso in cui noi riuscissimo a raggiungerli non li vedremo semplicemente perché questi alieni occupano uno spazio energetico vibrazionale più elevato rispetto al nostro. Sempre per ipotesi la questione potrebbe suonare così: o noi ci eleviamo spiritualmente e passiamo a dei piani energetici vibrazionali più elevati e quindi riusciamo ad entrare in contatto con loro e a vederli, oppure loro di propria spontanea volontà si abbassano di livello per poter entrare in contatto e farsi vedere da noi. Questo esempio è solo un’ipotesi per dare una spiegazione al motivo per cui noi non riusciamo a vedere questa entità o le possiamo vedere solamente in determinate circostanze.

E noi terrestri come dovremmo comportarci, dovremmo favorire un incontro a tuo giudizio?

Beh a questa domanda posso tranquillamente dire che coloro che temono un’invasione o un incontro con entità extraterrestri ipoteticamente malvagie, possono stare tranquille poiché a mio modo di vedere se questi esseri avessero voluto soggiogarci lo avrebbero già fatto nei secoli scorsi quando l’essere umano era piuttosto arretrato rispetto ai giorni attuali. È chiaro che la nostra civiltà indubbiamente più arretrata rispetto alla loro non avrebbe nessuna possibilità di difesa ma è chiaro che la tecnologia attuale soprattutto quella militare potrebbe quantomeno recar loro fastidio o perlomeno complicargli la vita; quindi se avessero voluto invaderci sicuramente lo avrebbero fatto nei secoli o addirittura nei millenni passati. Quindi a mio modo di vedere non c’è nessun pericolo anche se è vero che il bene e il male sono due concetti universali quindi sicuramente anche fra di loro esisteranno delle entità benevoli e delle entità malvagie come qualche presunto ha affermato. Qualche ricercatore come ad esempio Stephen Hawking ha affermato che non è molto sicuro cercare un contatto con eventuali civiltà aliene poiché non conoscendo le loro vere intenzioni saremmo sicuramente a rischio. È anche vero che penso personalmente che con tutte le “immondizie” che lasciamo nello spazio, satelliti, vettori spaziali, onde elettromagnetiche, onde radio e tutte queste “scorie” (chiamiamole così!) derivate dalla nostra tecnologia, indubbiamente a dei possibili occhi esterni danno indubbiamente l’input affinché noi esistiamo. Che poi ci sia una difficoltà di dialogo e di comprensione fra le parti questa è un’altra cosa ma il fatto che abbandonando in giro per lo spazio “detriti e nostre immondizie spaziali” indubbiamente lasciamo il segno del nostro passaggio e quindi della nostra presenza. A questo punto non serve che noi cerchiamo loro. Ma basta che loro seguano quello che noi lasciamo in giro per lo spazio … È come l’esempio del naufrago nell’isola deserta che crede di essere solo al mondo: arriva una bottiglia con all’interno un messaggio scritto in una lingua sconosciuta. Bene il naufrago non riesce a capire cosa c’è scritto ma capisce che non è solo perché esiste qualcuno che deve aver scritto quel messaggio. Quindi basta solo l’arrivo della bottiglia con dentro il messaggio incomprensibile, per fargli capire che non è solo al mondo. Noi inconsapevolmente stiamo facendo la stessa cosa nello spazio.

Ti chiedi mai come si potrebbe essere accoglienti verso gli alieni quando non riusciamo ad accogliere nemmeno le persone della nostra stessa specie?

A mio modo di vedere l’accoglienza degli alieni segue un aspetto diverso rispetto alla mancata accoglienza che noi non diamo alle persone della nostra stessa specie. L’umanità nel caso di un contatto di massa alieno vedrebbe quest’ultimi come delle presunte divinità da venerare o quanto meno da considerare come punto di riferimento. Probabilmente sussiste il rischio che si creino gruppi pseudo-religiosi intenti a seguire i principi dettati da questi nuovi arrivati che verranno sostituiti ai nostri leader di governo o religiosi, relegati ai margini della società e della credibilità. Un esempio potrebbe essere quanto accaduto tra l’uomo bianco e le popolazioni precolombiane. Forse potremmo subire la stessa sorte: una volta giunti sul nostro pianeta li porteremo in pompa magna e li divinizzeremo. Ma si sa che una civiltà ritenuta inferiore è destinata ad essere assorbita inevitabilmente dalla civiltà ritenuta maggiormente sviluppata e implodendo inevitabilmente dall’interno. Questo a mio modo di vedere potrebbe essere il rischio maggiore che l’essere umano potrebbe correre nel caso di un contatto alieno.

Cosa vorresti dire agli scettici?

Agli scettici dico semplicemente che le cose sono due: o continuano ad esserlo per partito preso a prescindere quindi da quanto viene scoperto o semplicemente ammesso anche dalle istituzioni (vedasi le ultime dichiarazioni della NASA, del parlamento USA, ecc) e quindi nascondono come gli struzzi la testa sotto la sabbia per non vedere cosa c’è attorno, oppure lo sono per interesse economico perché sono pagati per farlo. E di quest’ultimo punto ne ho la riprova poiché una volta dietro le quinte di uno studio televisivo la controparte scettica ha messo candidamente di doverlo fare perché altrimenti avrebbe perso i finanziamenti per la ricerca dal suo ente studi. Mi confidò però che lui ci credeva alla vita aliena. Quindi….

Da oltre 25 anni ti occupi di Ufo e divulgazione scientifica, ci racconti qualcosa della tua esperienza?

Beh di esperienze ne avrei da raccontare tante. Diciamo solo che mi è capitato almeno in un paio di occasioni di poter assistere a dei fenomeni insoliti. Ad esempio il sottoscritto assieme a un altro testimone si sono visti volare letteralmente sopra la testa un oggetto scuro triangolare di proporzioni piuttosto interessanti: il tutto durante un’indagine ufologica. Mi ero recato in quel posto in provincia di Vicenza assieme al testimone della settimana precedente, per farmi raccontare e mostrare il luogo esatto del suo avvistamento quando guarda caso è successo una seconda volta e in quell’occasione in mia presenza. Poi altre volte mi è capitato assieme alla mia famiglia di osservare il sorvolo di sfere luminose e il loro posizionamento nel cielo a formare varie figure geometriche per poi continuare il loro percorso in fila indiana. Il tutto tra l’altro è stato ampiamente riportato nel mio primo libro. Per non parlare poi che al termine di qualche convegno capita spesso di sentirsi raccontare delle storie molto singolari non solo dalle persone semplici della strada – senza offesa -ma anche da persone di un certo livello e spessore come ad esempio forze dell’ordine, rappresentanti di istituzioni politiche e persino religiose. Ce ne sarebbe per un terzo libro …

E dei convegni che hai organizzato?

Convegni e incontri ne sono stati organizzati parecchi in Triveneto. Sono importanti per mantenere i rapporti fra il Centro e le persone. Infatti molte volte, essendo ad ingresso gratuito, vengono ad ascoltare semplici curiosi che poi a ben vedere sono quelli che ti pongono le domande più irriverenti ma anche quelle più interessanti. E chissà perché poi iniziano a seguire il Centro sia on line che nei vari incontri organizzati. Prima del covid organizzavamo ogni anno un convegno a Schio in provincia di Vicenza: siamo arrivati a organizzarne cinque di fila ma poi purtroppo come tutti ben sanno con l’avvento del covid ci siamo per forza di cose dovuti fermare. Attualmente stiamo lavorando come Coordinamento del Triveneto per vedere se si riesce ad organizzare qualcosa di importante nel nostro territorio. Le prospettive sono positive ma certo che a questo punto dobbiamo per forza di cose collaborare con uno sponsor poiché attualmente le spese da sostenere sono lievitate in modo piuttosto importante. Ma con po’ di pazienza sicuramente entro la fine dell’anno qualche cosa di interessante salta fuori dal cilindro!

Qualche aneddoto circa il Centro Ufologico Nazionale?

Il centro ufologico nazionale organizza tutti gli anni presso la Repubblica di San Marino un convegno internazionale dedicato all’ufologia. Lo scorso anno, il 2022, siamo giunti alla trentunesima edizione e attualmente si sta preparando la trentaduesima che avrà sicuramente degli ospiti veramente importanti. Un aneddoto interessante è accaduto a San Marino nel 2016 fra la notte del 7 e dell’ 8 maggio durante il ventiquattresimo simposio mondiale sugli UFO. L’osservatorio astronomico di Saludecio segnala il passaggio di un gruppo di circa un centinaio di oggetti luminosi sferici sulla zona in cielo. Gli scettici si sono subito appellati a un fenomeno naturale ma purtroppo per loro però il carosello si è ripresentato l’anno successivo cioè nel 2017 sempre sopra il monte Titano e sempre durante il Simposio Mondiale di ufologia di San Marino e con buona pace per le autorità questa volta l’evento è stato fotografato, ripreso e osservato da numerose persone accorse all’esterno del teatro in cui si teneva il convegno. Le immagini sono state successivamente usate per numerosi special televisivi andati in onda nei giorni successivi in quasi tutti i media nazionali ed internazionali.

Progetti futuri?

Sto lavorando ad un romanzo pseudo poliziesco dai risvolti particolarmente curiosi in cui sono presenti alcuni aneddoti storici ufologici. Ho già mandato avanti la bozza ma attualmente la sto rivedendo poiché sto modificando alcune cose che mi permetteranno di sviluppare e approfondire i fatti in un secondo volume, poiché con il primo la storia non terminerà ma lascerà la vicenda sospesa con un finale angoscioso e con degli aspetti che si svilupperanno in modo inaspettati nel successivo e…meglio fermarsi qui!

Bianca Folino