Il turista

“Il turista”, è questo il titolo dell’ultimo romanzo di Fracesca Panzacchi, che da un po’ fa parte della squadra degli autori targati PlaceBook Publishing. Laureata in Scienze Politiche a Bologna, Panzacchi ha collaborato con Il Resto del Carlino e con varie case editrici curandone le collane. Ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari, tra I quali la Medaglia della regione Tocana per il romanzo storico. Suoi testi fanno parte della collana “Città in giallo” e lei ama dividersi tra il genere romance e il giallo. L’abbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.

Presentati ai lettori, chi è Francesca Panzacchi?

Una che vuole scrivere, che sta bene quando lo fa. La scrittura ha sempre fatto parte della mia vita e, spesso e volentieri, mi ha salvato dalla realtà.

Come hai scelto il titolo del tuo libro?

Il titolo è saltato fuori da solo mentre stavo scrivendo il secondo capitolo: è un titolo semplice, che rimane in testa e riassume bene lo spirito del romanzo.

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

La scrittura è con me da sempre, scrivevo anche da piccolissima. Non diari o pensieri, ma storie fantastiche che allenavano la mia immaginazione.

E ci sono autori che senti quali mentori?

Ho letto moltissimo, fin da ragazzina e gli autori che amo sono davvero tanti. In generale posso dire di prediligere i giallisti italiani e le storie ambientate nel nostro paese.

Tu hai scritto anche libri per la collana “Città in giallo”, ecco preferisci il romanzo o il giallo come genere?

Mi piacciono entrambi, diciamo che mi piace spaziare. Possiamo dire che prediligo il giallo, nell’accezione del noir, ma anche le storie romantiche come “Il turista”.

Che messaggio vorresti arrivasse ai lettori?

Vorrei che leggere i miei romanzi li aiutasse a evadere dalla quotidianità, spesso noiosa e routinaria e li facesse entrare in una sorta di mondo parallelo dove tutto può succedere.

Quanto il raziocinio, a tuo giudizio, ci impedisce di essere felici?

La questione è duplice: se è vero che spesso la razionalità ci frena e ci impedisce di raggiungere la felicità, è altrettanto vero che non di rado ci salva da situazioni spiacevoli, dunque credo che non vada mai abbandonata del tutto.

Dove trai l’ispirazione per i tuoi libri?

L’ispirazione arriva quando vuole lei. A volte rimane latente per mesi per poi esplodere all’improvviso. Può essere un ricordo a innescarla, ma anche una voce, un profumo o un’atmosfera particolare.

Sogni nel cassetto?

Partecipare alla Mille Miglia, ne ho sempre subito il fascino.

E progetti letterari futuri?

Sono molti ma ancora tutti in via di definizione. Ho quasi completato la stesura di un altro romanzo rosa.

Bianca Folino